Il territorio: Marmilla
La Marmilla è una subregione storica ella Sardegna centro-meridionale, caratterizzata da un'orografia perlopiù collinare, un'alta concentrazione di centri a bassa densità demografica, un'economia prettamente rurale.
Il coronimo, le cui più antiche documentazioni risalgono al X-XI secolo, deriva quasi certamente dai poggi isolati e di forma conica, testimoni di importanti fenomeni erosivi, che caratterizzano il territorio.
I confini storico-culturali della Marmilla sono nel tempo mutati in virtù dei diversi scenari politico-amministrativi e religiosi, delle vicissitudini legate alle attività di pianificazione e valorizzazione territoriale, all'associazionismo e ai vari aspetti consortili, determinando un particolare fenomeno di "geografia variabile", testimone del ruolo cruciale della sub-regione come area cuscinetto tra i golfi di Cagliari ed Oristano, le piane del Campidano e l'entroterra.
In epoca giudicale alla curadoria di Marmilla, inclusa nel Giudicato di Arborea, afferivano almeno 21 centri abitati. Di questi, nel XIX secolo sopravvivevano Baradili, Barumini, Baressa, Genuri, Gesturi, Lunamatrona, Mara-Arbarei, Pauli-Arbarei, Platzas, Setzu, Siddi, Sini, Tuili, Turri, Ussara, Villanova-forru, Villanovafranca. Oggi la Marmilla comprende il territorio circoscritto tra la valle alluvionale del Fluminimannu a sud e le pendici meridionali del Grìghini a nord, a ovest il graben del Campidano, a est i rilievi del Sarcidano. Suddivisa in alta e (la storica) bassa Marmilla, include 44 Comuni. Lo stesso comprensorio coincide con il territorio operativo del GAL Marmilla e di quattro Unioni di Comuni.
L'iniziativa privata Natura in Marmilla prende come riferimento territoriale i confini della Marmilla odierna, comprendendo pertanto non solo l'areale storico, ma anche le subregioni di Parte Montis e Parte Usellus, i plateaux basaltici delle giare, il complesso vulcanico terziario del Monte Arci. Ripercorrendo dunque gran parte dei confini dell'attuale GAL Marmilla, e in aderenza con il sentire comune contemporaneo. I "dintorni" a cui spesso si fa riferimento possono facilmente intendersi come il territorio del Medio Campidano, e in maniera più estesa sono individuati nel "piccolo Regno di Arborea" di prima età Giudicale.
Il coronimo, le cui più antiche documentazioni risalgono al X-XI secolo, deriva quasi certamente dai poggi isolati e di forma conica, testimoni di importanti fenomeni erosivi, che caratterizzano il territorio.
I confini storico-culturali della Marmilla sono nel tempo mutati in virtù dei diversi scenari politico-amministrativi e religiosi, delle vicissitudini legate alle attività di pianificazione e valorizzazione territoriale, all'associazionismo e ai vari aspetti consortili, determinando un particolare fenomeno di "geografia variabile", testimone del ruolo cruciale della sub-regione come area cuscinetto tra i golfi di Cagliari ed Oristano, le piane del Campidano e l'entroterra.
In epoca giudicale alla curadoria di Marmilla, inclusa nel Giudicato di Arborea, afferivano almeno 21 centri abitati. Di questi, nel XIX secolo sopravvivevano Baradili, Barumini, Baressa, Genuri, Gesturi, Lunamatrona, Mara-Arbarei, Pauli-Arbarei, Platzas, Setzu, Siddi, Sini, Tuili, Turri, Ussara, Villanova-forru, Villanovafranca. Oggi la Marmilla comprende il territorio circoscritto tra la valle alluvionale del Fluminimannu a sud e le pendici meridionali del Grìghini a nord, a ovest il graben del Campidano, a est i rilievi del Sarcidano. Suddivisa in alta e (la storica) bassa Marmilla, include 44 Comuni. Lo stesso comprensorio coincide con il territorio operativo del GAL Marmilla e di quattro Unioni di Comuni.
L'iniziativa privata Natura in Marmilla prende come riferimento territoriale i confini della Marmilla odierna, comprendendo pertanto non solo l'areale storico, ma anche le subregioni di Parte Montis e Parte Usellus, i plateaux basaltici delle giare, il complesso vulcanico terziario del Monte Arci. Ripercorrendo dunque gran parte dei confini dell'attuale GAL Marmilla, e in aderenza con il sentire comune contemporaneo. I "dintorni" a cui spesso si fa riferimento possono facilmente intendersi come il territorio del Medio Campidano, e in maniera più estesa sono individuati nel "piccolo Regno di Arborea" di prima età Giudicale.
Bibliografia consultata
Angius V., Casalis G. (1856). Marmilla. In: Dizionario Geografico-Storico-Statistico-Commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna. Torino, Ed. G. Maspero.
Brigaglia et al. (2002). Storia della Sardegna, III: dal 1350 al 1700. Storie Regionali XI. Roma; Bari, Edizioni Laterza.
Cilloco I. RiCreazioni Letterarie - un Distretto Culturale Evoluto nel Regno di Arborea. Master Universitario di I Livello in Diritto ed Economia per la Cultura e l'Arte. Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Giurisprudenza. Relatore: G. Ferilli. Anno Accademico 2013-2014.
Fiorino D. (2008). Marmilla, microstoria di un isola. In: Abis E. (a cura di). LabMar08. Idee e progetti per il paesaggio rurale. Scenari per il turismo in Marmilla. Gangemi Editore.
Floris F. (2002). Storia della Sardegna. II edizione. Newton & Compton, Roma.
Pittau M. (2016). Toponimi della Sardegna meridionale - significati ed origine. http://www.pittau.it/Sardo/top_sard_meridionale.html Ultima consultazione: Marzo 2016.
Angius V., Casalis G. (1856). Marmilla. In: Dizionario Geografico-Storico-Statistico-Commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna. Torino, Ed. G. Maspero.
Brigaglia et al. (2002). Storia della Sardegna, III: dal 1350 al 1700. Storie Regionali XI. Roma; Bari, Edizioni Laterza.
Cilloco I. RiCreazioni Letterarie - un Distretto Culturale Evoluto nel Regno di Arborea. Master Universitario di I Livello in Diritto ed Economia per la Cultura e l'Arte. Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Giurisprudenza. Relatore: G. Ferilli. Anno Accademico 2013-2014.
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Pittau M. (2016). Toponimi della Sardegna meridionale - significati ed origine. http://www.pittau.it/Sardo/top_sard_meridionale.html Ultima consultazione: Marzo 2016.
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